Cancellazione del volo: differenza tra rimborso e risarcimento

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Quando si vola all’interno dell’Unione europea, entrano in gioco alcune tutele fondamentali per i passeggeri, valide ancora prima di salire sull’aereo.

Cancellazione del volo: differenza tra rimborso e risarcimento

Avere il volo annullato non è mai piacevole, ma sapevi che, in molti casi, puoi ottenere il rimborso del biglietto aereo o addirittura un risarcimento?

Ecco una panoramica, ispirata al “Regolamento europeo” e alla famosa “Convenzione di Montreal del 2001”, per non perderti alcun dettaglio sui tuoi diritti di viaggiatore in caso di volo cancellato.

Quando si ha diritto al rimborso

Il Regolamento europeo impone che, in caso di cancellazione del volo, al passeggero sia garantito il rimborso del biglietto aereo o, altrimenti, un imbarco su un volo sostitutivo adeguato. Ma non è la sola buona notizia. È prevista anche una compensazione pecuniaria che può variare da 250 a 600 euro, calcolata sulla distanza da percorrere. Quindi, potrebbe sembrare una puntata di una serie TV in cui tutto va storto, ma in realtà esistono regole ben precise a tutelare i viaggiatori che hanno subito la cancellazione di un volo.

Se lo stop improvviso del tuo aereo ti ha costretto a sostenere ulteriori costi (ad esempio pasti in aeroporto o un pernottamento in hotel), queste spese dovrebbero essere rimborsate dalla compagnia aerea, purché la responsabilità non rientri in circostanze che la legge definisce come “eccezionali”.

Parliamo di scioperi, di condizioni meteo avverse o di instabilità politica (tutte situazioni estreme che di solito sfuggono al controllo del vettore). In questi casi ti spetta comunque un volo alternativo o il rimborso entro 7 giorni. E poi bisogna vedere se sussistono queste circostanze eccezionali. L’aiuto di un’agenzia legale ti permette di capire quali sono i tuoi diritti e se la colpa è da appuntare alla compagnia aerea.

Ah, se ami le curiosità, un recente sondaggio di Eurocontrol ha detto che oltre il 10% dei voli europei subisce ritardi o cancellazioni durante la stagione invernale: numeri abbastanza importanti.

Rammenta che il rimborso per volo cancellato è un diritto inalienabile quando la compagnia è in difetto.

Come direbbe Bruno Martin, esperto di diritto aeronautico: “Il passeggero non deve sopportare i disservizi causati da una compagnia aerea, se essa non risulta esente da colpe”.

Quando si ha diritto al risarcimento

Il risarcimento dei danni, invece, si applica soltanto se la compagnia aerea è effettivamente responsabile della cancellazione del volo.

Grazie alla Convenzione di Montreal del 2001, nel caso in cui un passeggero subisca un danno concreto e prevedibile (legato al ritardo o alla cancellazione del volo) per colpa della compagnia, può richiedere una somma aggiuntiva rispetto al semplice rimborso del biglietto.

Invece, non esiste il diritto al risarcimento se ci si trova di fronte a circostanze di forza maggiore, ad esempio una bufera di neve improvvisa oppure una situazione politica critica, in cui la compagnia non ha alcun controllo.

Attenzione, però, perché a volte perfino problemi di natura tecnica o organizzativa – non sempre imputabili a eventi eccezionali – vengono etichettati in modo da non indennizzare i viaggiatori.

Ciò significa che spesso i passeggeri, non opportunamente informati dal personale di terra, si accontentano di un rimborso senza sapere di poter pretendere una compensazione superiore. Quindi, dovresti sempre chiedere l’assistenza di un’agenzia legale se la risposta della compagnia aerea appare poco congrua o strana.

Tempistiche di comunicazione della cancellazione

Esistono poi situazioni particolari in cui non si ha diritto a un risarcimento. Se la compagnia comunica l’annullamento del volo con almeno 2 settimane di anticipo rispetto alla data programmata, non è prevista alcuna compensazione.

Lo stesso vale se ti avvisano tra 2 settimane e 7 giorni prima del decollo, ma ti viene offerto un volo alternativo in partenza non oltre 2 ore rispetto all’orario originario e con arrivo a destinazione finale entro 4 ore dall’ora di atterraggio inizialmente prevista.

Allo stesso modo, se la notifica di cancellazione del volo arriva meno di 7 giorni prima, ma la nuova partenza è fissata entro un’ora dall’orario originario e si atterra entro 2 ore rispetto all’orario precedente, non si può chiedere un risarcimento. È un po’ come quei film in cui vieni rapito dai pirati, ma ti fanno sbarcare sull’isola giusto in tempo per non perdere la festa del sabato sera. La compagnia, in altre parole, ha ancora modo di limitare il disagio e tu non hai diritto all’indennizzo extra.

Quindi, cosa devi ricordare in caso di volo cancellato?

Che ogni viaggiatore dell’Unione europea gode di una protezione speciale contro i disagi aerei, che si tratti di ritardo, di cancellazione del volo o di altre problematiche come un bagaglio smarrito o negato imbaco.

Sapere quali sono i diritti aiuta a non lasciarsi sfuggire possibili rimborsi o compensazioni, specialmente se le cause non rientrano tra le famose “circostanze eccezionali”.

Ora, se hai subito un rimborso volo cancellato e sospetti di aver diritto a una somma aggiuntiva per i danni subiti, chiedi chiedere un parere legale o consulta le direttive ufficiali: potresti scoprire che un banale disservizio può trasformarsi in un giusto riconoscimento economico!

Ah, non fare mai confusione tra rimborso e risarcimento.

Te lo spieghiamo qui sotto.

La differenza tra rimborso e risarcimento

Quindi, se il tuo volo è stato annullato, inizieranno a circolare due parole nei discorsi dei passeggeri insoddisfatti come te: “rimborso” e “risarcimento“.

Sebbene possano sembrare sinonimi, in realtà indicano due forme di tutela distinte.

Ecco un breve elenco che ne chiarisce le differenze principali:

Finalità

  • Rimborso: ti restituisce il costo originario del biglietto aereo o altri pagamenti correlati (ad esempio, le tasse aeroportuali).
  • Risarcimento: punta a compensare i danni subiti a causa del disservizio, come spese extra o disagi importanti.

Responsabilità della compagnia

  • Rimborso: è dovuto quando il volo viene cancellato per ragioni imputabili al vettore o in situazioni riconosciute dalle normative europee, anche in presenza di circostanze eccezionali.
  • Risarcimento: è concesso solo se la compagnia è effettivamente colpevole del danno, senza che si verifichino cause di forza maggiore (come eventi meteo estremi o instabilità politica).

Entità Economica

  • Rimborso: equivale all’importo del tuo biglietto o, in alcuni casi, alle spese documentate (pasti, hotel).
  • Risarcimento: può variare in base all’entità dei disagi, coprendo perfino costi aggiuntivi non immediatamente inclusi nel biglietto.

Tempistiche

  • Rimborso: dovrebbe avvenire entro un periodo stabilito (spesso 7 giorni) o tramite un volo alternativo offerto.
  • Risarcimento: richiede un processo di verifica e, talvolta, un confronto diretto tra passeggero e compagnia aerea.

Fonte: siviaggia.it

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