Nel nostro precedente articolo, “Valtur a rischio Fallimento” vi avevamo illustrato la grave situazione finanziaria nella quale versa il gruppo Valtur e le possibile prospettive che si sarebbero potute aprire per scongiurare il fallimento della Società titolare del più prestigioso marchio dell’industria turistica italiana.
Ebbene, giunge in questi giorni la notizia che il Ministero dello Sviluppo Economico ha ammesso la Valtur alla procedura di Amministrazione Straordinaria (legge Marzano) sussistendo i presupposti per l’accesso a tale procedura, ovvero, numero di dipendenti superiore ai 500 (la Valtur ne ha circa 3 mila) e debiti non inferiori ai 300 milioni (la Valtur ne ha circa 303 milioni).
Il destino della Valtur è stato dunque affidato a tre commissari ed il preliminare piano di risanamento da attuare nel giro di due anni prevede la dismissione, per circa 110 milioni di euro, di immobili non strategici a scopo turistico e villaggi che possono essere usati in locazione.
La grave crisi del momento rende di fatto estremamente incerta quale potrà essere la qualità dei servizi offerti ai viaggiatori tanto in termini di voli aerei, quanto in merito all’efficienza dei servizi ricettivi offerti in vacanza.