E’ un vero e proprio grido di aiuto quello proveniente dalla compagnia aerea Neos la quale, per il tramite del proprio presidente Lupo Rattazzi, ha inviato una lettera al premier Giuseppe Conte e a diversi ministri del Governo esprimendo forte preoccupazione per la propria compagnia aerea.

La Neos, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, ha messo i propri aeromobili a disposizione del ministero degli Esteri e della Protezione Civile al fine di consentire il rientro in Italia di molti turisti rimasti bloccati all’estero, nonché il servizio di trasporto di apparecchiature o persone utili a combattere la pandemia.
Tuttavia, Neos lamenta di essere stata, al pari delle altre compagnie aeree italiane quali ad esempio Blue Panorama, molto penalizzata dall’estromissione dal fondo di 500 milioni di euro – previsto dal decreto Cura Italia del 17 marzo – che, di fatto è stato destinato esclusivamente al progetto di nazionalizzazione di Alitalia.
Il presidente di Neos, in un articolo pubblicato da Milano Finanza dice:
“Pensiamo che nello spirito del decreto siano oneri di servizio pubblico anche quelli sostenuti da Neos quando, mettendo a disposizione del governo la sua licenza di trasporto pubblico passeggeri e merci, opera voli di rimpatrio a suo rischio, senza alcun contributo statale a prezzi di pura copertura dei costi variabili”.