Blue Panorama (rinominata Luke Air nel 2019), una delle quattro compagnie aeree italiane rimaste operative, sull’orlo del fallimento, è stata costretta a sospendere le attività di volo per via della crisi finanziaria che ha indotto l’ENAC alla sospensione del Certificato di Operatore Aereo (Coa) e della Licenza di Trasporto Aereo.

La crisi di liquidità di Blue Panorama sarebbe conseguita, oltre al ritardo dell’erogazione di parte dei ristori anti-Covid previsti per il settore, alle restrizioni. In particolare nelle località di vacanza extra-Ue e al crollo dei ricavi.
Blue Panorama, compagnia fondata il 3 settembre 1998 a Roma, conta circa 620 dipendenti ed è il quinto vettore italiano su sei per volumi dopo Alitalia, Air Italy (finita in liquidazione nel febbraio 2020), Air Dolomiti (del gruppo Lufthansa), Neos (del gruppo Alpitour) e prima di Ernest (chiusa a inizio 2020).
“Considerato il perdurare della crisi del comparto aereo e il mancato arrivo dei ristori del fondo di compensazione – si legge in un comunicato – il vettore ha scelto, in ottica di continuita’ aziendale e per la tutela dei creditori, di avviare questo iter“.
Il Tribunale di Milano ha ammesso Blue Panorama-Luke Air Blue alla procedura di concordato con riserva, richiesta lo scorso 28 ottobre, il giorno dopo la messa a terra di tutti gli aerei.
Il vettore avrà quindi tempo fino al 28 febbraio per cercare una soluzione di rilancio; nel frattempo, però, il 31 dicembre scade la cassa integrazione in deroga e le sigle dei lavoratori sono preoccupate per la sorte dei 620 lavoratori quasi tutti basati all’aeroporto di Milano Malpensa e Roma.
Crollano per conseguenza le speranze per tutti quei passeggeri titolari di voucher aereo, emessi da Blue Panorama a seguito della cancellazione dei voli in piena pandemia e che in conseguenza del mancato utilizzo degli stessi avrebbero avuto diritto ad ottenerne il rimborso monetario.
Ancora una volta saranno quindi i passeggeri a pagare le spese del fallimento di una compagnia aerea che, come Blue Panorama, non si è mai dimostrata rispettosa dei diritti dei passeggeri.
Basti in tal senso ricordare l’indagine avviata da parte dell’ENAC nei suoi confronti per aver continuato a cancellare voli adducendo come causale l’emergenza Covid-19 e riconoscendo ai passeggeri solo un voucher di rimborso.
Aggiornamenti in tempo reale
Ad inizi 2022 si è poi parlato di probabili investitori pronti a entrare nell’azionariato di Blue Panorama o a rilevarne l’intero pacchetto; ma al momento non sono trapelate ulteriori novità. Nel frattempo, secondo quanto riporta il quotidiano online L’Agenzia di Viaggi, il vettore ha ridotto le sue dimensioni; dei circa 700 addetti attualmente ne sarebbero rimasti poco meno di 350 dipendenti e le licenze di esercizio attualmente risultano essere ancora sospese data la mancanza dei requisiti tecnici e finanziari. Anche la flotta è stata ridotta di molto: dei 9 aerei che presenti prima dello stop avvenuto nell’ottobre dello scorso anno ne sarebbero rimasti solo 2, un Boeing B-737, attualmente fermo in Polonia, e un Airbus A-330 noleggiato qualche anno fa e utilizzato in precedenza da Air Italy e attualmente parcheggiato sul piazzale della Atitech nell’aeroporto di Napoli Capodichino.
A marzo 2022, dopo mesi di incertezze e dubbi, i vertici di Blue Panorama, hanno annunciato la nomina dell’ingegnere Valentina Quagliata in qualità di chief restructuring officer, con l’obiettivo di risistemare i conti e provvedere alla ristrutturazione e al rilancio della compagnia aerea. La scelta di Quagliata, quindi, si inserisce sia in un progetto di probabile ripristino dell’operatività della compagnia sia nella volontà di risanare l’azienda per renderla più appetibile ad eventuali soggetti interessati all’acquisto.
Nella giornata di mercoledì 9 marzo 2022 Blue Panorama ha inviato a Enac la richiesta di sospensione del Coa. E dal giorno successivo il certificato di operatore aereo – ovvero la licenza per poter volare – risulta sospeso sul sito dell’ENAC.
Il 29 aprile 2022 Blue Panorama ha presentato al Tribunale di Milano la proposta di concordato preventivo presentata a fronte della quale i giudici avrebbero già chiesto ulteriori chiarimenti e sottoposto osservazioni di rilievo riguardo al piano di risanamento presentato dalla proprietà.
Ad inizi di maggio 2022 le principali testate giornalistiche, tra le quali il Corriere della Sera, riportavano l’importante notizia dell’acquisto di Blue Panorama da parte del fondo Bateleur Capital. L’accordo, che prevedeva l’acquisto da parte del fondo del 100% delle azioni di Blue Panorama, si sarebbe dovuto perfezionare all’omologa della proposta di concordato preventivo di Blue Panorama Airlines che è stata presentata lo scorso venerdì 29 Aprile 2022.
In attesa di conoscere la decisione del Tribunale di Milano circa la proposta di concordato preventivo, a settembre 2022 l’ENAC ha concesso a Blue Panorama una proroga di 6 mesi della sospensione della licenza di volo e del Certificato di operatore aereo (Coa) fino quindi a marzo 2023 : una decisione che apre degli spiragli per la vendita della compagnia aerea.
Il salvataggio non è andato a buon fine, e anche l’ammissione al concordato preventivo non sembra possa avere esito positivo. Il futuro di Blue Panorama, la compagnia aerea italiana del Gruppo Uvet, sembra quasi già scritto: c’è il rischio fallimento dopo che il fondo Bateleur Capital Llc – che aveva firmato un pre-accordo per acquisire il 100% del vettore – ha ritirato il suo interesse all’acquisto.
Le novità che circolano a fine novembre 2022 danno come sempre piu’ concreto il rischio fallimento di Blue Panorama. Il salvataggio non è andato a buon fine, e anche l’ammissione al concordato preventivo non sembra possa avere esito positivo dopo che il fondo Bateleur Capital Llc – che aveva firmato un pre-accordo per acquisire il 100% del vettore – ha ritirato il suo interesse all’acquisto. Il prossimo 15 dicembre il giudice delegato incaricato per il concordato preventivo valuterà l’inammissibilità del piano e assumerà le decisioni conseguenti, anche collegate alla dichiarata non volontà da parte della proprietà Uvet di investire capitali nella società Blue Panorama.
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